Durante il convegno “Il Foglio a San Siro”, si è tornato a parlare della possibile riduzione dei club che partecipano alla Serie A.
Da qualche anno, ormai, si parla della possibile riduzione del numero di squadre che partecipano al campionato di Serie A, attualmente 20. L’argomento è stato dibattuto più volte anche durante varie assemblee dei club italiani.
La possibile riduzione da sempre ha diviso le squadre, tra quelle più blasonate che spingerebbero verso un passaggio ad una Serie A con 18 partecipanti, e quelle medio-piccole che vorrebbero conservare il format attuale. Sul punto è tornato a parlare il presidente dell’Inter Beppe Marotta, intervenuto durante il convegno “Il Foglio a San Siro”, organizzato giovedì scorso dal quotidiano presso lo stadio Giuseppe Meazza di Milano.
Il presidente dell’Inter Beppe Marotta è tornato a parlare della possibilità di ridurre il numero di club che prendono parte al campionato italiano. Il numero uno della società nerazzurra, intervenuto come ospite al convegno “Il Foglio a San Siro”, ha ribadito il suo parere favorevole al passaggio ad una Serie A composta da 18 squadre, due in meno rispetto al format attuale.
Marotta ha spiegato che in questi anni le rose si sono ristrette e non sono sufficienti per permettere ai club che competono su più fronti di affrontare tutti gli impegni, a cui si aggiungono per molti giocatori anche quelli con le varie Nazionali. Per questo motivo, aggiunge il presidente dei nerazzurri, servirebbe trovare uno scenario migliore: “Ci sono tanti soggetti, dalle leghe nazionali a Uefa e Fifa, prima o poi bisogna cercare di trovare più armonia”. Marotta ha, dunque, ribadito di essere favorevole a ridurre le squadre partecipanti al nostro campionato così da ottenere un calendario più armonizzato, visti anche i tanti impegni delle squadre che partecipano anche alle coppe europee.
Ad oggi, l’Inter, ancora in corsa su più fronti, ha disputato ben 48 partite tra campionato e coppe, bilancio che potrebbe salire a 60 gare stagionali se la formazione di Inzaghi dovesse arrivare in fondo sia in Coppa Italia che in Champions. A queste si aggiungeranno poi, le sfide del Mondiale per club, in programma tra giugno e luglio con un nuovo format a 32 squadre.
Parlando sempre dal palco del convegno organizzato allo stadio San Siro, il presidente dell’Inter ha spiegato come questa possibile riduzione ha diviso l’opinione dei club: “Società meno blasonate – aggiunge – forse vogliono mantenere il format attuale, ma da sempre dico loro che se le grandi vanno bene, anche il calcio italiano va bene”.
Per Marotta, se le società più blasonate ottengono risultati vincenti i ricavi salgono e questi possono essere investiti nel mercato domestico: “Per avere uno zoccolo duro di italiani – conclude il numero uno nerazzurro – devi anche comprarli e per farlo devi avere le disponibilità economica”.
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